A. Borgna, Ripensare la storia universale. Giustino e l’Epitome delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo

Lundi, 07 Mai 2018 08:02 Alice Borgna
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Alice Borgna, Ripensare la storia universale. Giustino e l'Epitome delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo, Hildesheim, 2018.

Éditeur : Olms
Collection : Spudasmata, 176
294 pages
ISBN : 978-3-487-15660-6
54 €

The only known instance of Latin universal history before Orosius, the Historiae Philippicae by Pompeius Trogus (a likely contemporary of Livy), survives solely in the form of a clumsy abridgment by a certain Justin, an otherwise unknown author of dubious chronology. Unfortunately, the apparently inexplicable inaccuracies and ineffective editing that mark Justin's abridgment have so far made it difficult to gain a reliable insight into the Historiae Philippicae.
The present book reassesses past judgements on the quality of Justin's work and studies the peculiar features of the Epitoma as important historical indicators of its setting, audience, and chronology. Through the first systematic analysis of the editing and abridging process, it shows that Justin's selection was the product of conscious editorial choices and of a coherent modus operandi. As a result, it will become possible to reassess some of the most debated questions on Pompeius Trogus, his work, and his attitude to Rome.


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In un'epoca imprecisata, a Roma un certo Giustino si imbatte in un raro esempio di storia universale in latino, le Storie Filippiche di Pompeo Trogo, autore pressappoco contemporaneo di Livio. Affascinato, Giustino ne compone quel che definisce breve florum corpusculum.
Oggi, perduto Trogo, questa epitome potrebbe almeno preservarne il dato storico, ma non è così: gli errori e i tagli infelici che la percorrono hanno tanto distorto l'originale da non lasciarne che un'idea confusa. Colpa dello scarso acume di Giustino, tanto modesto da non essersi accorto degli enormi limiti del suo riassunto?
Se, fino ad ora, gran parte della critica ha risposto alla questione in maniera affermativa, questo lavoro la riapre a partire dall'unica traccia certa lasciata da Giustino: il materiale che ha scelto di conservare e le modalità con cui lo ha cucito insieme. Lungi dall'essere stati raccolti senza criterio, i flores dell'Epitoma si rivelano connessi da un robusto filo rosso, dipanando il quale anche i molti interrogativi su Pompeo Trogo conosceranno nuove risposte.

 

 

Source : Olms