Une nouvelle revue, Noctes Romanae

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Une nouvelle revue, Noctes Romanae

 

Descrizione del progetto editoriale

Le ragioni della fondazione di Noctes Romanae sono tre. In primo luogo questa nuova iniziativa editoriale muove dalla volontà di promuovere il dialogo tra studiosi di oggetti differenti – nel caso specifico testi prodotti in diversi contesti cronologici, geografici e linguistici – che però lavorino su di essi con metodi analoghi, vale a dire quelli dichiarati nel sottotitolo della testata: la filologia, intesa nel senso stretto di critica del testo e storia della tradizione, e la linguistica. Nella consapevolezza che, sin dall'antichità, ogni riflessione produttiva sul testo (letterario o meno) non può essere disgiunta da una riflessione sulla lingua e che allo stesso tempo nel mondo contemporaneo globale qualunque indagine esclusivamente monodisciplinare rischia sempre più di essere di minor impatto, questa rivista vuole garantire uno spazio dialogico in cui i singoli contributori (e con loro i futuri lettori) potranno beneficiare di prodotti scaturiti da esperienze ermeneutiche e ambiti di studio differenti. Noctes Romanae mira a ospitare ricerche di ecdotica, stemmatica, storia della tradizione, storia della lingua, lessicografia, linguistica generale e dei corpora, sia condotte con metodi tradizionali sia con l'ausilio degli strumenti informatici (filologia digitale, linguistica computazionale ecc.). La selezione degli articoli avverrà dunque secondo un criterio metodologico piuttosto che cronologico e per questo la rivista è aperta a contributi di filologia e storia della lingua greca e latina in prima istanza, ma anche, ad esempio, a ricerche sulle lingue e letterature mediolatina, bizantina, romanza e italiana, secondo una varietà che si riflette nei profili dei membri del comitato scientifico e del consiglio editoriale.


Secondo obiettivo di questa iniziativa è quello di coinvolgere, non solo come autori ma anche negli organi della rivista, studiosi in varie fasi della carriera accademica, sia già affermati sia più giovani, nei limiti consentiti dai requisiti per l'accreditamento presso l'ANVUR come rivista scientifica e di fascia A.

Infine, sul terreno concreto, banale ma ineludibile, le lunghe attese che devono fronteggiare gli autori di articoli per ottenere la pubblicazione nella maggior parte delle riviste del settore dimostrano che vi è lo spazio per un nuovo progetto editoriale di comunicazione scientifica in questi ambiti disciplinari (si intendono, per la classificazione ANVUR italiana, le riviste di fascia A dell'area 10). Terzo motivo della fondazione di Noctes Romanae è pertanto quello di aprire un ulteriore canale in un panorama editoriale che si percepisce spesso inadeguato alla diffusione tempestiva dei risultati delle ricerche che si conducono in ambito linguistico e filologico.

La pubblicazione è prevista in formato esclusivamente digitale e in open access. Tale scelta non solo si adegua alle ormai consolidate modalità di circolazione dei prodotti scientifici ma permette anche di garantire ai futuri collaboratori di Noctes Romanae una più rapida diffusione dei loro lavori. La rivista, edita da Sapienza University Press e dotata di ISSN e DOI, avrà periodicità semestrale; i singoli articoli saranno tuttavia pubblicati a ciclo continuo, via via che verranno valutati e accolti. I due fascicoli di ciascun anno saranno chiusi rispettivamente nei mesi di giugno e dicembre. I contributi proposti per la pubblicazione saranno sottoposti a double blind peer review. Si accettano articoli nelle principali lingue veicolari europee (francese, inglese, italiano, spagnolo, tedesco).

Il titolo scelto per la testata, Noctes Romanae, ha un duplice referente: da una parte vi è l'ovvio richiamo alle ricerche erudite delle Noctes Atticae di Gellio, dall'altra si vuole rendere anche un omaggio alla scuola romana di filologia della cosiddetta ‘Accademia degli Scotofili', la cerchia di allievi e amici che si riunivano a casa di Scevola Mariotti per i celebri seminari del sabato sera (vd. S. Rizzo, Augusto Campana maestro a Roma, in R. Avesani (a c. di), Testimonianze per un maestro. Ricordo di Augusto Campana. Roma, 15-16 dicembre 1995, Roma 1997, pp. 79-102: p. 88 e n. 9.), dei quali frequentatori sono a loro volta direttamente o indirettamente discepoli gli ideatori di questo progetto editoriale. Proseguendo idealmente nel solco di queste due esperienze, l'auspicio è che molti dei contributi che appariranno in Noctes Romanae scaturiscano anche dalle conversazioni, notturne e non, con i propri maestri e colleghi di studio e che, pur nella varietà degli oggetti di studio (per la libertà, sopra descritta, da limiti cronologici e di settore disciplinare), essi siano l'esito di una rigorosa applicazione dei metodi di indagine, quale solo può raggiungersi attraverso una condivisione tra pari.

Direzione:

Anna Chahoud (Full professor, Trinity College Dublin)
Claudio Giammona (Professore associato, Sapienza Università di Roma)

Consiglio editoriale/redazione:

Andrea Bramanti (Assegnista di ricerca, Sapienza Università di Roma); Álvaro Cancela Cilleruelo (Profesor ayudante, Universidad Complutense de Madrid); Andrea Consalvi (Assegnista di ricerca, Sapienza Università di Roma); Federico Favi (RTdB, Università del Piemonte Orientale); Roberta Marchionni (Wissenschaftliche Mitarbeiterin, Bayerische Akademie der Wissenschaften); Martina Pavoni (Assegnista di ricerca, Università degli Studi della Basilicata); Elena Spangenberg Yanes (RTT, Sapienza Università di Roma); Giuseppe Zarra (Professore associato, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”).

Comitato scientifico:

Gianfranco Agosti (Professore ordinario, Università di Pisa); Monica Berté (Professoressa ordinaria, Università di Chieti); Luca Bettarini (Professore associato, Sapienza Università di Roma); Andrea Cuomo (Full professor, Universiteit Gent); Fulvio Delle Donne (Professore ordinario, Università degli Studi della Basilicata); Paolo De Paolis (Professore ordinario, Università degli Studi di Verona); Massimiliano Gaggero (Professore associato, Università degli studi di Milano Statale); Alessandro Garcea (Professeur, Université Paris-Sorbonne); Rossana Guglielmetti (Professoressa associata, Università degli studi di Milano Statale); Dániel Kiss (Researcher, Universitat de Barcelona); Marco Mancini (Professore ordinario, Sapienza Università di Roma); Claudia Montuschi (Direttrice del Dipartimento dei Manoscritti, Biblioteca Apostolica Vaticana); Pádraic Moran (Lecturer, National University of Ireland, Galway); Marianne Pade (Professor, Aarhus Universitet); Costas Panayotakis (Full professor, Glasgow University); Marina Passalacqua (Professoressa onoraria, Sapienza Università di Roma); Anna Radaelli (Professoressa associata, Sapienza Università di Roma); Antonio Rollo (Professore associato, Università di Napoli “L'Orientale”); Michela Rosellini (Professoressa ordinaria, Sapienza Università di Roma); Riccardo Viel (Professore associato, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”); Anna Zago (RTdB, Università di Pisa); Giorgio Ziffer (Professore ordinario, Università degli Studi di Udine).

 

 

Source : https://noctesromanae.altervista.org